GAYATRI MANTRA SHIVA LISSONE

 

OM BHUR BHUVA SHAVA

TAT SAVITUR VARENYAM

BHARGO DEVASYA DHMAHI

DIYO YONAH PRACHODAYAT

 

Il Gayatri Mantra è contenuto nel Rig Veda

 

“Purifica e protegge colui che lo recita”

 

I Veda proclamano: “Chi è consapevole del Brhaman diventa lo stesso Brhaman”. Ma, per riconoscere questo Principio, bisogna prima comprendere la propria reale natura e per farlo, ci vuole una mente pura e intuitiva.

La Gayatri serve a tale scopo: ripulire la mente e innalzarla alla profonda intuizione.

Come per tutti i Mantra, i benefici che derivano dalla Gayatri sono dovuti in primo luogo al potere della vibrazione legata alla loro sonorità. Più è forte la fiducia nel Mantra e più è costante la pratica della sua ripetizione, più sarà possibile che il potere spirituale del Mantra stesso si riveli al praticante.

 

Ecco una ampia e dettagliata spiegazione del Gayatri Mantra attraverso le parole dirette dell’Avatara di questo secolo, Sri Sathya Sai Baba.


GAYATRI MANTRA LISSONE

Rinati nello Spirito: Dal momento in cui si esce dal grembo materno, si è implicati nell’azione. E’ una condizione naturale comune a tutti e può essere descritta come “la condizione del shudra”, ossia lo stato di colui che non si sottopone ad alcuna disciplina. Dopo aver ricevuto l’iniziazione alla Gayatri, si nasce una seconda volta e questo è lo stato di colui che è nato due volte, “dvija”. La Gayatri è descritta come la Madre dei Veda. Uno degli obiettivi del mantra della Gayatri è quello di protezione, buon auspicio e profonda intuizione.

 

Quando si intraprende lo studio dei Mantra e degli inni vedici si diventa “vipra”, ossia dei brahmini. Questa è per così dire una terza nascita. A questo punto, lo studio, la comprensione e la messa in pratica dei Veda e dei suoi precetti offrirà l’opportunità di comprendere la Divinità. Una volta che si afferra il Principio dell’Essere Supremo, ci si identifica con quello stesso Principio divino.

 

Il mantra della Gayatri dovrebbe essere recitato tre volte al giorno: al mattino presto, a mezzogiorno e al tramonto. Questi tre momenti sono chiamati “sandhya kàlam”, i tempi che corrispondono a quella fascia oraria durante la quale la notte si fonde nell’alba, il mattino con il pomeriggio e il pomeriggio con la notte. Come per l’uomo, così per il tempo esistono tre caratteristiche: l’equilibrio, sattva, la passione, rajas, e l’inerzia, tamas. Il giorno è suddiviso in quattro fasce orarie. Le quattro ore che vanno dalle 4 alle 8 e dalle 16 alle 20 sono contrassegnate dalle qualità satvviche, ossia dall’equanimità la purezza, ecc. Le otto ore che scorrono dalle 8 alle 16 possiedono le caratteristiche proprie di rajas, quindi la passionalità, l’operosità, l’attivismo. Le rimanenti otto ore fra le 20 e le 4 del mattino seguente sono principalmente impiegate per il sonno e quindi sono tamasiche, ossia inattive, inerti. Le otto ore diurne, dalle 8 alle 16, sono utilizzate da tutti gli esseri, compresi gli animali e gli uccelli, per svolgere i doveri quotidiani, e quindi sono considerate ore produttive o rajasiche.

 

Universalità della Gayatri: Quando si impegnano le quattro ore sattviche del mattino, brhamamurtha, dalle 4 alle 8, in attività virtuose, quali la meditazione, lo Yoga, la buona compagnia dei  sat-sang, lo studio delle Scritture, si può star certi di ascendere dal livello umano a quello Divino. E’ proprio durante questo lasso di tempo sattvico che il mantra della Gayatri dovrebbe essere recitato.

 

L’antahkaranaLa psiche umana assume quattro denominazioni differenti in base ad alcune distinzioni del suo ruolo. Quando concerne il pensiero essa è detta mente, manas. Quando è irrequieta e fluttuante è chiamata coscienza, citta. Quando è impegnata nella ricerca e nell’approfondimento interiore è chiamata intelletto, buddhi. Infine, quando la psiche presa dal senso del possesso, ossia dal “mio”, è chiamata egoismo, ahamkara. Come mai ad una medesima entità che ha nome antahkarana, si attribuiscono nomi e caratteristiche differenti? La mente nasce già corredata da distinzioni e differenze. L’intelletto si occupa dell’unicità e ci rivela l’unità che è alla base della diversità. Invece di cercare di sezionare l’Uno nei molti, tutti gli sforzi del cercatore dovrebbero essere diretti a scoprire l’unicità che è il fondamento sul quale si instaura la molteplicità.

 

I cinque volti della Gayatri: Gayatri è una Divinità raffigurata con cinque volti. Il primo è Om, il secondo è bhuh-bhuvaha-suvaha, il terzo è tat-savitur-varenyam, il quarto è bhargho-devasya-dhimahi e il quinto è dhiyo-yo-nah-pracho-dhayat. I cinque volti della Gayatri rappresentano le cinque forze vitali: prana, apana, udana, vyana, samana. Gayatri protegge queste cinque energie presenti nell’uomo. “Si chiama Gayatri dal momento che protegge chi la recita”. Quando Gayatri assume la mansione di difesa delle forze vitali, è denominata Savitri. Essa protegge coloro che conducono una vita all’insegna della verità; questo è il significato profondo inerente alla Divinità chiamata Savitri.

 

Gayatri, Savitri, Sarasvati: La Divinità cui ci si riferisce col nome di Gayatri, invece, patrocinia lo sviluppo delle facoltà intellettive e dell’intuizione. Tali fattori possono potenziarsi recitando questo mantra. Sarasvati invece è la Divinità che presiede sulla facoltà della parola. Per via dei tre differenti ruoli protettivi esercitati da Savitri sulla vita, da Gayatri sull’intelligenza e da Sarasvati sulla parola, la Gayatri è descritta come l’Incarnazione di tutte le Divinità.


MANTRA BENEFICI KARMici

Effetti benefici del mantra: E’ essenziale recitare questo mantra almeno tre volte al giorno, la mattina, mezzogiorno, la sera. Tale pratica ridurrà gli effetti negativi delle azioni sbagliate commesse durante l’intera giornata. Recitando il Gayatari , il karma della giornata sarà dissolto nel corso di quella stessa giornata.

 

Le scuse della pigrizia: La scusa che non si trova mai il tempo di recitare tre volte al giorno il mantra della Gayatri è insostenibile. La gente spreca così tante ore in attività inutili che, se solo volesse, potrebbe facilmente trovare pochi minuti per recitare la Gayatri di mattino quando si sveglia o la sera prima di coricarsi. Si può recitare la Gayatri anche mentre si fa la doccia, l'acqua infatti è un altro elemento purificatore e calmante.

 

La recita regolare del mantra: Recitando regolarmente la Gayatri, l’attitudine alla resa sarà rafforzata. Ecco perché i ragazzi sono iniziati a questo mantra in tenera età. Ma c’è un’altra ragione che spiega la precocità dell’iniziazione. I ragazzi un pò lenti nell’apprendimento, dopo aver ricevuto l’iniziazione alla Gayatri, hanno sviluppato le loro capacità intellettive, risultando sempre più diligenti nei loro studi. L’esperienza ha provato che è così. Come il sorgere dell’alba dopo la notte, il mantra della Gayatri dissipa l’oscurità causata dall’ignoranza: dhiyo-yo-nah-prachodayat. I raggi della Gayatri illuminano la mente e l’intelligenza e promuovono la conoscenza, la saggezza e il discernimento.